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Verso la ripartenza del movimento golfistico italiano

Tra gli sport a minor rischio di contagio da Coronavirus, quindi praticabili con le prime misure di allentamento del lockdown, c’è sicuramente il golf. Un campo da golf, in virtù della sua vastità, consente di fare attività salutare all’aria aperta mantenendo la distanza di sicurezza -insita nel gioco in sé come regola antecedente alla pandemia- contrastando ogni possibile forma di contagio da micro organismi patogeni per contatto o per prossimità. Giocare a golf ossigena il corpo, fornisce stimoli mentali e fisici, aiuta a mantenere il benessere generale che ha effetti positivi sul sistema immunitario. Alle caratteristiche intrinseche del nostro amato sport, si aggiunge la nuova bozza di regolamento preparata dalla FIG per gestire il rientro sui campi da golf e le dichiarazioni di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, a favore della ripresa di uno sport che, di per sé, implicando un distanziamento sociale, non costituisce problema per la salute dei giocatori.
Ad Abu Dhabi hanno già riaperto tre Circoli, pur con rigide restrizioni, per garantire la sicurezza dei giocatori e dello staff. Alle stesse condizioni, anche il governatore del Wisconsin, Tony Evers, ha deciso per il 24 aprile la riapertura dei campi da golf dello stato, che ospiterà dal 25 al 27 settembre la Ryder Cup 2020, sempre che le condizioni della pandemia lo consentiranno. Dal 1 maggio, secondo la prospettiva annunciata dal vice-cancelliere Werner Kogler, riapriranno i campi da golf anche in Austria. E in Italia?
In Italia si assiste ad una sorta di immobilismo istituzionale, una tendenza a differire le decisioni che va a danneggiare l’economia del Paese.
In attesa dei provvedimenti ufficiali, ci siamo già organizzati affinché la nostra attività possa rientrare tra quelle autorizzate alla ripartenza dal prossimo 4 maggio, attraverso la sanificazione degli ambienti e un programma operativo che preveda l’adozione di tutte le misure di sicurezza necessarie, per lo staff e per i soci, da sottoporre al Prefetto di Chieti.
Siamo tutti ansiosi di tornare a giocare come parte integrante della nostra quotidianità. Noi ci stiamo impegnando affinché possa accadere nel più breve tempo possibile, con attenzione e buonsenso.
Il Presidente, Mario Dragonetti

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